Il virus ha messo in ginocchio lo sport dilettantistico e lo sci da quasi un anno deve affrontare tutte le inevitabili incertezze che comporta l’emergenza sanitaria. A farne le spese più di tutti sono i tantissimi sci club e i tesserati Fisi costretti ad una diversa programmazione delle attività, messe a dura prova da misure restrittive indispensabili per evitare la diffusione dei contagi. Si è arrivati così all’inverno del 2021 con una parola che da un senso alla speranza: la Ripartenza (vista l’importanza, badate bene, con la R maiuscola).
Ripartire in pista, laddove gli impianti di risalita sono aperti per consentire l’allenamento fra i pali. Ecco quanto sta avvenendo da nord a sud. In particolare a Roccaraso, culla ormai storica dello sci meridionale, la Ripartenza c’è, nonostante l’assenza di turisti ma con la presenza degli “agonisti”. All’Aremogna c’è anche lo Sci club 0.40. Pur con le dovute precauzioni, il nostro club sta svolgendo gli allenamenti durante le vacanze fra Natale e l’Epifania guardando con ottimismo al futuro. La passione per questo sport richiede anche questo, perchè dopotutto questa lunga notte di bufera carica di paure ed ansie possa al più presto lasciare spazio alla normalità che tanto ci manca.