
Nella stagione agonistica più travagliata di sempre per la pandemia , largo alle sorprese. I colpi di scena imprevedibili che rendono lo sci, sport batticuore. Emozione pura. Così è stato per il nostro “0.40” che da semplice accelerato si è trasformato all’improvviso in un “Freccia d’oro e d’argento” grazie ai nostri Master protagonisti della Coppa Italia disputata in due Atti: venerdì 29 e sabato 30 gennaio all’Aremogna. Sfogliamo le classifiche e apriamo i taccuini per sottolineare i nomi di Marco Ballabio, al secolo “Balla-coi-lupi” e Stefano D’Ambrosio, ribattezzato “l’alieno di Sora”. Atto Primo sulla Pallottieri, neve insidiosa per un imprevisto rialzo termico. Un centinaio al via ed è subito sfida impetuosa nella categoria C. Al cancelletto il nostro Marco si concentra pensando in un millesimo di secondo a quanti sono i giorni di sci nelle gambe. Quattro, cinque al massimo nell’arco di un anno. Davvero pochi per capire il valore in pista se paragonato agli allenamenti svolti da molti avversari-amici in gara. Ma il talento è l’arma segreta di Marco. Capace di dare gas su un tracciato bello ma insidioso. Ritroviamo così il “Balla-coi-lupi”, soprannome coniato quando Marco si è reso protagonista negli anni ’80 di tante vittorie e piazzamenti importanti un pò ovunque sull’Appennino e sulle Alpi. Sul traguardo mette a segno un 50″71 che fa impensierire il vincitore, Clemente Reale dello Sci club 18 di Cortina. Secondo tempo di categoria per il nostro Marco Ballabio che nessuno riuscirà a scalfire, 5° tempo assoluto in una classifica che vede i migliori racchiusi in poco più di 1 secondo. Lo “0.40” celebra così il suo podio del primo Atto. Con l’orgoglio e la tenacia di un “evergreen”, molto “ever” e tanto “green” per la grande passione golfistica che sottrae alla neve l’inossidabile Marco Ballabio. Pregustiamo allora un bis per il giorno successivo, con la pattuglia Master 0.40 che si arricchita di bel gruppo di moschettieri che rispondono ai nomi di Giuliano Cuomo, Pietro Pacchione, Luigi Di Tuoro, Pierpaolo Galli , Francesco Musto e “last but not least” Stefano D’Ambrosio, coadiuvati dai nostri tecnici, Luca Visconti e Jacopo D’Aguanno.
Sabato mattina, neve dura come il marmo. Pallottieri docet. Gambe e lamine possono fare la differenza. Nella categoria C, grande avvio del nostro Marco Ballabio che tenta il tutto per tutto per salire sul podio. Grande ritmo e velocità sembrano bastare fino a tre quarti di gara, poi una porta insidiosa costringe il nostro “Balla coi lupi” alla resa .
Ed ecco che entrano i scena i “Master-moschettieri” dello “0.40”. Nella categoria A, Giuliano Cuomo al suo esordio nel circuito Master è sul podio (11° assoluto, terzo fra gli A3). Ma la sorpresona arriva dall’alieno di Sora, al secolo Stefano D’Ambrosio, classe 1989, un passato agonistico di tutto rispetto (40 punti FIS in slalom) ma ai più sconosciuto. Inanella una manche mostruosa facendo fermare il cronometro su 44″13. Miglior tempo assoluto e di categoria. Un brusio al parterre fra i soli atleti presenti che hanno assistito proprio sul finale, il nostro campione pettorale 108, sconvolgere la classifica di questo secondo Atto della Coppa Italia.
In alto i cuori e le medaglie ! Brindiamo a questa due giorni da incorniciare per lo Sci club 0.40.